NODO D’AUTORE: LE CRAVATTE DI E. MARINELLA

Cravatte Marinella dal 1914

E. Marinella

E. Marinella ha festeggiato i suoi primi 100 anni di storia: un secolo di stile, moda e imprenditoria che ha portato il “made in Napoli” al collo dei potenti del mondo.

Le cravatte di E. Marinella sono infatti, dal 1914, un simbolo di eleganza e di stile, un accessorio indispensabile per tutti gli amanti del ben vestire. Non a caso, Luchino Visconti ne ordinava a bizzeffe, tutte con fondo blu o rosso, sfoderate come foulard, mentre Aristotele Onassis ne comprava dodici alla volta, rigorosamente nere per scoraggiare gli interlocutori e non far mai capire di che umore era.

Eugenio Marinella fondatore di E. Marinella

Eugenio Marinella fondatore di E. Marinella

Maurizio Marinella, terza generazione

Maurizio Marinella, terza generazione

Fondata da Eugenio Marinella in una bottega di appena 20 metri quadrati in Piazza Vittoria a Napoli, l’azienda – che vanta, attualmente, boutique monomarca in molte città del mondo – è oggi nelle mani di Maurizio Marinella, terza generazione della famiglia, che ha conservato la scrupolosa attenzione alla qualità delle materie prime e la curatissima fattura ancora rigorosamente artigianale, per la realizzazione delle inconfondibili cravatte Marinella.

Prerogativa della cravatta Marinella è, innanzitutto, la qualità delle stoffe – perlopiù twill e seta – che Maurizio Marinella in persona seleziona ancora tra i più esclusivi fornitori inglesi (in particolare, quelli della zona londinese di Macclesfield, che per secoli ha nobilitato la tessitura serica e l’arte delle stampe a corrosione). Per soddisfare le esigenze dei vari clienti e realizzare cravatte sempre diverse tra loro, i tessuti presentano una vasta gamma di colori tinta unita e di fantasie: celebri i disegni geometrici e i piccoli fiorellini delle cravatte E. Marinella.

Ma è soprattutto nella fattura che si riconosce un’autentica cravatta Marinella. I sarti dell’atelier di Napoli partono, infatti, da un modello di carta, che corrisponde esattamente ai desideri del cliente quanto a lunghezza, larghezza e volume della cravatta, per poi tagliare e cucire a mano ogni pezzo. Anche le rifiniture sono eseguite completamente a mano, per rendere la cravatta più resistente ed elastica, la quale prima di essere ripiegata nella forma definitiva, viene imbastita con filo bianco, proprio come si fa per un abito su misura. Una volta eseguita la stiratura a mano, la cravatta viene corredata con l’etichetta di Marinella.

Nei primi anni della sua storia, E. Marinella realizzava cravatte esclusivamente in sette pieghe: il quadrato è piegato sette volte verso l’interno così da dare alla cravatta una corposità naturale che non necessita dell’anima (teletta) di imbottitura. Solo molto tempo, E. Marinella inizia la produzione di cravatte a cinque o nove pieghe e, soprattutto, quella del suo modello più classico e conosciuto, con imbottitura e rinforzo del nodo (solitamente la parte più soggetta alla compressione e quindi all’usura).

La larghezza e la lunghezza della cravatta variano in base all’altezza della persona che la indossa -per un vero “servizio su misura” che Marinella applica alla cravatta – ma la misura ideale proposta dal marchio napoletano è compresa tra gli 8,5 e i 9,5 cm nel punto più largo.

La cravatta Marinella si caratterizza anche per il cosiddetto self-tipping, ossia la fodera dello stesso tessuto della cravatta; la fodera è rifinita in modo tale che l’anima non sporga dalla cravatta.

Una curiosità: se vi capita di passeggiare nell’elegante Riviera di Chiaia a Napoli, fermatevi nella storica bottega di E. Marinella in Piazza Vittoria e scoprirete che il negozio non ha cambiato aspetto da quando fu inaugurato nel 1914 e che è ancora luogo di incontro delle persone eleganti di tutto il mondo.