Non abbiamo ancora fatto in tempo a smaltire cotechini e panettoni che già la moda chiama alle armi. E così Firenze, concluso Pitti Immagine 87, passa il testimone alla capitale della moda, Milano, che dal 17 al 20 gennaio ospiterà le collezioni della Men Fashion Week. Il calendario, come sempre ricco di eventi e sfilate, aprirà le danze con una chicca stasera, 16 gennaio, quando i gemelli Dean e Dan presenteranno l‘autunno inverno 2015/2016 secondo DSquared2.
Il primo giorno ufficiale vedrà, poi, protagonisti i migliori marchi del Made in Italy, orgoglio e vanto dell’Italia nel mondo, Corneliani, Ermenegildo Zegna, Costume National, Andrea Pompilio e Versace, insieme a Jil Sander, Neil Barret, Philip Plein e John Varvatos. Domenica sarà la volta di Bottega Veneta, John Richmond, Missoni, Salvatore Ferragamo, N.21, Vivienne Westwood, Prada e Moncler Gamme Blue. Il terzo giorno seguiranno Diesel, Emporio Armani, Marras, Gucci, Etro, MSGM e Fendi. Chiuderanno le danze, il martedì, Giorgio Armani, Cavalli, Stella Jean e i giovani Christian Pellizzeri e Julian Zigerli.
Spazio sarà, quindi, ampiamente dato ai talenti emergenti supportati anche dalla vecchia guardia. Re Giorgio metterà a disposizione il suo Teatro/Armani per ospitare la collezione dell’esordiente Edmund Ooi. Sono ormai molte stagioni, infatti, che Armani si mostra più che disponibile a dare una mano a chi ha talento e vuole fare della moda il suo mestiere.
Così, il giovane stilista, racconta il suo lavoro: “La collezione Autunno/Inverno 2015-16 è la mia collezione più personale finora. La mia ricerca all’inizio si basava sulla digitalizzazione degli elementi di vestiario della fine del 1800 e 1900, ma ponendo ancora una volta l’accento sui tagli geometrici ne risultavano capi troppo ‘controllati’. Così ho ricominciato tutto daccapo, decostruendo e ricostruendo gli abiti, facendo a brandelli i tessuti e finendo i capi cucitura dopo cucitura. Visto che ogni tipo di tessuto reagisce in maniera diversa, questo processo ha implicato moltissima ricerca. Il caos è divenuto struttura ordinata, una volta ancora, ma si è trattato anche di un’evoluzione nell’estetica del brand. Abbinando elementi innovativi quali tailleur realizzati con materiali misti – triacetato e tessuto tecnico di lana – a tagli classici e tecniche nuove. I tessuti sono stati tagliati a formare strisce che poi sono state incollate di nuovo, come a creare un effetto gessato. I capi sono stati realizzati con triacetato, eco-pelliccia, seta tecnica, cashmere, eco-pelle e paillettes termosaldate su neoprene“.
Grandi assenti dal calendario di questa Milano Moda Uomo Dolce & Gabbana (ma questa non è ormai una grossa novità), Iceberg e Z Zegna, che ha preferito una presentazione, in attesa del nuovo direttore creativo Francesco Muzi (in arrivo da Jil Sander) al posto di Paul Surridge.
Moltissimi come sempre gli eventi culturali che faranno da contorno alla kermesse meneghina, a partire da questa sera, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Giovanni Gastel, promossa dall’Associazione Montenapoleone, in collaborazione con Camera Nazione della Moda. Il titolo dell’esposizione, curata da Alessando Cocchieri, sarà “On the road“. E proprio sulla strada, lungo via Monteanapoleone saranno esposte le 27 opere fotografiche, che ritraggono l’universo maschile, rappresentato da uomini del calibro di Luca Argentero e Roberto Bolle, dell’artista milanese. Non da ultimo il progetto “La via dell’uomo“, promosso da un consorzio che mira a trasformare via Gesù, nel quadrilatero della moda, esclusivo territorio di appartenenza maschile, dove, tra l’altro, il marchio maschile Caruso si prepara ad inaugurare il suo nuovo store.