LA SCARPA

 

LA SCARPA:

Anche se per molti uomini è un dettaglio trascurabile, la scarpa è uno dei capi d’abbigliamento più importanti. Insomma, se siete vestiti in maniera impeccabile non è il caso di rovinare il vostro outfit con le calzature sbagliate!

È fondamentale, innanzitutto, scegliere scarpe di qualità, realizzate cioè con i migliori pellami e rifinite in massima parte a mano.

È importante, poi, scegliere il modello di scarpa più adatto al proprio tipo di abbigliamento e all’occasione per cui siamo chiamati a indossarla.

Le calzature da uomo più diffuse sono quelle con le stringhe, che distinguiamo genericamente in modelli con allacciatura chiusa e modelli con allacciatura aperta. Parliamo rispettivamente della scarpa Oxford e della scarpa Derby.

Il modello oxford è un classico che non può mancare nel guardaroba di un gentleman. È il modello più formale ed elegante tra tutte le calzature maschili e si caratterizza per l’allacciatura chiusa, ossia per la cucitura della mascherina al di sopra dei gambetti: le stringhe infilate nelle cinque coppie di occhielli chiudono la calzatura in modo così perfetto da lasciar vedere solo l’estremità superiore della linguetta. La scarpa Oxford, che deve il suo nome agli studenti del celebre istituto universitario inglese che amavano indossarla, è conosciuta anche come “francesina” ed è adatta perlopiù a un uomo dal piede sottile e con il collo del piede basso. Può essere liscia o, in una versione meno formale, decorata in punta con bande ricamate a fori. Se non avete una Oxford nella vostra scarpiera, vi consigliamo di acquistarne un primo modello in nero, in modo che si adatti perfettamente sia ai completi con cui vi recate in ufficio sia al tight che indosserete nelle cerimonie ufficiali. In marrone, l’Oxford si adatta, invece, molto bene ad abiti in tweed e a giacche sportive.

Il modello derby, scarpa stringata con allacciatura aperta (i gambetti sono cuciti sopra la mascherina), regala uno stile più informale e sportivo rispetto alla Oxford. La variante in nero ha, comunque, un aspetto abbastanza formale da soddisfare un codice di abbigliamento assai elegante. Può essere indossata anche sotto i jeans. Come per il modello Oxford, anche la Derby può essere liscia o decorata in punta con impunture. È la calzatura ideale per gli uomini che hanno un piede con la pianta larga e il collo più alto, poiché l’allacciatura aperta consente di infilarla più facilmente e di regolare la distanza tra i due gambetti. Una curiosità: il modello fu lanciato dal conte Derby, che la indossava sul finire del Settecento.

 

 

Il mocassino italiano (da non confondere con il “mocassino americano”, comoda scarpa da tutti i giorni senza alcuna pretesa di eleganza) è una calzatura piuttosto informale, specie se paragonato alla scarpa stringata. È morbido e leggero e, almeno nella sua versione originale non foderata, è più fresco della scarpa tradizionale. La versione più pregiata del mocassino è quella cucita a guardolo, in cui cioè una striscia sottile di cuoio viene applicata esternamente tra la tomaia e la suola. La versione più ricercata, dal punto di vista dello stile casual, è invece il mocassino in camoscio, adatto a tutte le stagioni. Ciascun modello di mocassino può essere personalizzato e reso più originale da fasce passanti e morsetti di ogni foggia. Una variante molto apprezzata è, infatti, il mocassino con nappe, in cui delle stringhe vengono passate negli occhielli (o coulisse) tutt’intorno alla scarpa e vengono poi annodate sul collo del piede.

 

La monkstrap è la famosa scarpa con le fibbie, il cui nome – monk shoes (scarpe del monaco) – è un diretto riferimento alla versione invernale, con cinghie e fibbie, dei sandali che i monaci calzavano per lavorare i campi. Con il tempo, queste scarpe hanno acquisito un certo fascino, soprattutto tra gli amanti dello stile casual, fino a essere considerate, oggi, tra le più versatili della moda maschile, adatte sia a un look formale che sotto un paio di jeans. Gli estimatori della Monkstrap ne apprezzano, in particolare, l’aderenza al piede e la praticità della fibbia. Un modello molto diffuso è la Monkstrap con doppia fibbia: una variante puramente estetica, dal momento che non migliora né la comodità né l’aderenza. Un consiglio: è buona norma indossare la Monkstrap con pantaloni aderenti e stretti in fondo, in modo che l’orlo del pantalone non resti impigliato nella fibbia.

 

LA SCARPA SCAMOSCIATA: molti uomini tendono ad evitare di indossare questa scarpa, perche non sanno abbinarla al resto dell’abbigliamento, e perché la reputano troppo delicata. È vero che non andrebbero indossate in occasioni ufficiali, ma per il resto non hanno quasi niente di diverso da altre calzature da uomo. Sono adatte all’abito, alla giacca sportiva, o blu (dato che accostamento marroneblu non è più un errore). Più importante del colore, generalmente marrone, è la struttura superflua. Ad esempio: una struttura scamosciata abbastanza liscia e dura, è preferibile accostata ad un abito in fresco lana, mentre una struttura più vellutata e morbida, accostata ad un abito o giacca invernale, che sia tweed o flanella per esempio.