UN FATTURATO IN CONTINUA CRESCITA, COSÌ COME I METRI DI TESSUTO PRODOTTI. SPAZIO AI GIOVANI, TANTA RICERCA E PROPOSTE INNOVATIVE ACCANTO AI GRANDI INTRAMONTABILI. FRANCESCO BARBERIS CANONICO SPIEGA COME REINVENTARSI OGNI GIORNO VALORIZZANDO LA TRADIZIONE. È LA FORMULA DI UN SUCCESSO
DI VALENTINA CERIANI
La classicità, con un po’ di twist. è il ritmo giusto, di chi ci sa fare, di chi ha il mestiere e sa in che direzione andare. Sa soprattutto che cosa ci vuole oggi per continuare a cavalcare l’onda, quella che ti porta in cima, in vetta al successo. Mai un cedimento in quel di Pratrivero, nel Biellese: la Vitale Barberis Canonico continua a macinare numeri che la confermano tra i leader del tessile. E così Francesco Barberis Canonico, direttore creativo del lanificio di famiglia, mette in cifre il successo: «L’azienda è passata dagli 80 milioni di euro di fatturato del 2008 ai 116 milioni di oggi. Sette milioni e 500mila i metri di tessuto prodotti nel 2014. Non è mai andata così bene…». Una situazione che si intuiva visitando lo stand Vitale Barberis Canonico durante l’ultima Milano Unica: c’era il mondo, ospiti e buyer provenienti da Giappone, Cina, Stati Uniti, e poi tanti clienti europei, tedeschi e inglesi in testa. «L’80% del fatturato lo realizziamo all’estero; mi auguro che gli stessi standard di ripresa arrivino anche per il sistema-Italia. I segnali ci sono: calano le aziende che vanno a produrre oltre confine, dove i costi spesso arrivavano a superare oggi quelli sostenuti in Italia. E poi, la bravura, la conoscenza e il know-how che hanno i nostri artigiani sono impossibili da replicare altrove. Tant’è che i francesi vengono qui a comprare le nostre aziende… Il made in Italy non è solo un’etichetta, ha ed è davvero un grande valore», continua. «Le nostre imprese dovrebbero fare sistema, per tornare a essere vincenti. Nel tessile sta già accadendo, le aziende del settore infatti stanno crescendo». A confermarlo anche il bilancio assolutamente positivo di Milano Unica, Salone italiano del tessile, con 353 aziende espositrici e un importante aumento della partecipazione dei buyer stranieri, tra cui le percentuali più significative riguardano, in Europa, la Francia (+12%) e la Gran Bretagna (+9%). Tra i Paesi extra Ue, Usa (+10%), Cina (+13%), Giappone (+29%), Turchia (+4%). «Il mondo è assetato delle tre “f” che ci contraddistinguono, food, fashion e furniture». E Francesco Barberis Canonico in questo campo gioca sicuramente un ruolo da protagonista. Si espone in prima persona, i suoi prodotti hanno la sua impronta, il suo stile, quello di un arbiter elegantiarum che si racconta attraverso l’eccellenza dei suoi tessuti.
Prodotti che rappresentano la storia della sua famiglia, una tradizione secolare (nel 2013 la Vitale Barberis Canonico è entrata far parte de Les Hénokiens, club internazionale che raggruppa le aziende familiari con almeno duecento anni di vita). «Abbiamo sempre puntato all’eccellenza», dice Francesco, e tutti i valori in cui l’attività ha creduto sono vivi ancora oggi, con la nuova generazione al comando, fedele al passato, ma con un occhio teso al futuro. Quello più recente ha i nomi di Linea Vintage, Linea Earth, Wind and Fire e Linea Orient-Express. Tre declinazioni in chiave contemporanea dei tessuti Vitale Barberis Canonico, che si vanno a intrecciare con la Linea Classica, per tessere ancora una volta il successo del lanificio, che dal Biellese guarda al mondo dove riconferma la superiorità del suo know-how. «Negli ultimi anni le nostre collezioni hanno iniziato a cambiare, puntando a essere più innovative», spiega Barberis Canonico. «Siamo diventati propositivi, inserendo delle caratteristiche tecniche tali da arrivare a conquistare anche un altro tipo di pubblico. Non più solo l’uomo formale in doppiopetto, ma anche uno più casual, più giovane». La Linea Vintage, per esempio, propone tessuti molto espressivi ottenuti con filati e armature irregolari, spicca una giacca di cotone e nylon con effetto stuoia, molto aperta e irregolare, fresca. Mentre nella Linea Earth, Wind and Fire stupisce l’abbinamento di tele o saglie a membrane in poliuretano o a cotoni di Thomas Mason per risultati dalle performance eccezionali. è la spiccata sensibilità dell’uomo che ama l’eleganza ma che è anche imprenditore e ha saputo cogliere con grande fermezza i codici di quella qualità riconosciuta in tutto il mondo alla sua azienda di famiglia. Dove oggi ogni giorno 400 persone si impegnano per continuare a guardare al futuro, «puntando sempre di più sui giovani, cui insegno un lavoro che non si impara all’università, ma soltanto praticandolo sul campo. E poi investiamo tanto sulla ricerca, importantissima oggi più che mai. A breve manderò tre disegnatori in Giappone perché trovino stimoli nuovi girando tra i negozi, tra i più incredibili che ci siano, dal punto di vista sia dell’abbigliamento sia dell’architettura, e perché fiutino le nuove tendenze». è il made in Italy, ma capace di dettare un nuovo ritmo. è Vitale Barberis Canonico.
Da Monsieur n. 144 (marzo 2015)