PREZIOSI TESSUTI ORDITI SU TELAI ANTICHI , SCARPE SU MISURA E OPERE PLASMATE IN ARGILLA SONO STATI TRA I PROTAGONISTI , AL MERCEDE-BENZ CENTER DI MILANO, DELL’ULTIMO EVENTO ” FEED THE SENSES ”
Nella colonna sonora della serata, c’era anche «Toccata e fuga in Re minore» di Johann Sebastian Bach, una delle più celebri e classiche composizioni di musica barocca. Le parole di Johann Nikolaus Forkel, primo biografo del musicista tedesco, sono perfette per riassumere quest’opera, composta quando non aveva ancora compiuto 20 anni: «Gli piaceva correre lungo la tastiera e saltare da un capo all’altro di essa, premere con le dieci dita quante più note possibile, e proseguire in questo modo selvaggio fino a che per caso le mani non avessero trovato un punto di riposo». Durante l’evento, la «toccata», che musicalmente ha un marcato impianto improvvisativo, è stata ben rappresentata dall’estemporanea performance degli artigiani al lavoro sul palco del Mercedes-Benz Center di via Daimler 1 a Milano, dove si è svolta la quinta e ultima tappa di «Feed the Senses», il percorso sensoriale di accompagnamento a Expo 2015, pensato da Arbiter e dedicato al tatto. «Questa nuova tappa di “Feed the Senses” sottolinea ancora una volta il nostro impegno verso l’Esposizione Universale 2015», ha dichiarato Radek Jelinek, amministratore delegato di Mercedes-Benz Milano. «Una serata resa ancora più significativa dall’anteprima italiana dell’affascinate Concept Glc Coupé». Sì, perché il tatto scivola sulle linee degli interni plasmati dai designer dell’Advanced Design Center di Como e svela il nuovo linguaggio formale del Concept Glc Coupé. Una finestra sul futuro della nuova generazione di Suv firmati Mercedes-Benz, che unisce la sportività di un Coupé con la forza di uno Sport Utility Vehicle. Esperienza olistica, interazione naturale, perfezione sensoriale: queste le principali aree in cui sono impegnati ingegneri e designer Mercedes-Benz. Sul cammino della qualità e dell’emozione espresso dai mestieri d’arte «tattili» abbiamo incontrato poi marchi come Santoni, che da diversi anni realizza un’esclusiva collezione dedicata a Mercedes-Amg, e Miko, partner per la fornitura di tessuti in microfibra ecologica Dinamica, impiegati all’interno delle vetture della casa di Stoccarda. Due abili artigiani di Santoni hanno messo in scena la loro «toccata» sulle calzature abitualmente made in Corridonia. «Il nostro corpo è nelle nostre scarpe. Veniamo trasportati dalle calzature. Quindi, creare la forma adeguata ai nostri piedi, ovvero cercare il volume perfetto, che possa avere un’estetica appagante ma anche il giusto comfort, è fondamentale», spiega Giuseppe Santoni, amministratore delegato dell’azienda di famiglia.
Mente, mano, materia. Le tre «m» che guidano come un mantra l’appassionante lavoro dei maestri d’arte ci conducono da Tonino Negri, artista lodigiano che ha mostrato agli ospiti la sua interpretazione del premio della Fondazione Laureus, sostenuta da Mercedes-Benz. Si tratta di un’opera in argilla, uno dei materiali più antichi del mondo: «Ho immaginato un uomo che pianta i piedi nella terra ed eleva il suo corpo come fosse una colonna che regge il cielo. Ho voluto esprimere il collegamento tra la terra e il cielo attraverso l’uomo». Negri ha poi offerto ai presenti un cilindro di argilla fresca da stringere tra le mani per lasciare la propria impronta: tutti i cilindri andranno a formare un’opera collettiva a ricordo di questa serata dedicata al tatto. Anche una goccia di aceto ha instaurato un contatto. «Per degustare al meglio l’aceto balsamico è consigliato farne cadere una goccia sulla mano. Il nostro corpo, infatti, non porta nessun altro sapore al palato e quindi non disturba quello dell’aceto, che può essere apprezzato in tutte le sue sfaccettature», spiega Claudio Stefano Giusti dell’Acetaia Giusti di Modena, la più antica al mondo, fondata da Giuseppe Giusti nel 1605. I loro prodotti sono stati presentati, non a caso, in occasione delle più importanti Esposizioni Universali di fine ’800. Mentre veniva inaugurata la Torre Eiffel, per esempio, pochi metri più in là, la famiglia Giusti dava vita a degustazioni per migliaia di persone giunte da tutto il mondo. Mentre ascoltavano queste e altre straordinarie storie, come quella dell’Antico Setificio Fiorentino, che ha portato nel Mercedes-Benz Center uno dei suoi preziosissimi telai con cui vengono creati a mano meravigliosi broccati, damaschi e lampassi, gli ospiti hanno potuto testare le sedute di Vittorio Hodara. Altra storia interessante la sua: dopo 30 anni al vertice di un’azienda leader nel campo della ferramenta, ha assecondato il suo spirito creativo per dedicarsi ad arredi tailor made. Che hanno contribuito a donare a questa serata… un tocco di design.
Di Andrea Bertuzzi – Foto di Stefano Trulzi
Da Arbiter 148 (luglio 2015)