Da anni ho abbandonato alcune forme di comunicazione, per me incivili e ipocrite, di questa ipermoderna società. Come quelle della par condicio e del politically correct. Per contro, ho affinato ed elaborato, nel dialogare come nel comunicare, la disciplina dell’acciaio. Che vuol dire essere sempre pronto a sfidare a «duello» le asperità della vita per difendere i principi e le regole eterne che danno all’uomo dignità e rispetto. Esercizio non facile: ci vuole un minimo di coraggio, una buona dose di abnegazione e bisogna conoscere i codici e le regole della vita. Spesso vorrei fingere di non vedere, di non capire, girare lo sguardo altrove, ma non riesco, è più forte di me. Del resto, questo è il mio grande lusso, dire ciò che penso…