L’arte del nodo di Mario Paolo Caiazzo

Da anni ho abbandonato alcune forme di comunicazione, per me incivili e ipocrite, di questa ipermoderna società. Come quelle della par condicio e del politically correct. Per contro, ho affinato ed elaborato, nel dialogare come nel comunicare, la disciplina dell’acciaio. Che vuol dire essere sempre pronto a sfidare a «duello» le asperità della vita per difendere i principi e le regole eterne che danno all’uomo dignità e rispetto. Esercizio non facile: ci vuole un minimo di coraggio, una buona dose di abnegazione e bisogna conoscere i codici e le regole della vita. Spesso vorrei fingere di non vedere, di non capire, girare lo sguardo altrove, ma non riesco, è più forte di me. Del resto, questo è il mio grande lusso, dire ciò che penso…
Se l’abito è prosa e la scarpa poesia, la cravatta è di rigore la musica. Consente all’uomo di andare oltre, di uscire dalle maglie dei canoni tradizionali dell’eleganza e di potersi concedere qualche divagazione sul tema colore. Sì, perché la cravatta è il miglior specchio del tuo io. Perché lo specchio non mente mai, riflette sempre ciò che realmente sei, e come stai. Almeno a lui, non puoi mentire. Molti, però, non hanno specchi grandi in casa e se ce li hanno, spesso sono di legno. La cravatta non ha nessuna funzione pratica, è vero, ma è da sempre uno strumento con cui ci riveliamo ai simili, e anche alle donne. Avete mai notato che quando si parla di cravatte la conversazione diventa immediatamente più…
Gli italiani furono così curiosi dell’Avvocato da studiare ogni suo dettaglio Lo stile è come il coraggio, chi non ce l’ha non se lo può dare. E Gianni Agnelli, l’Avvocato, aveva stile e coraggio irraggiungibili. Tutti gli invidiarono il vestirsi, il comportarsi, il parlare, il guidare un’auto a gran velocità o una barca a vela in mezzo alla tempesta alle Bocche di Bonifacio, il sorridere a una donna, il parlare con un soldato della Legione straniera incontrato davanti a un pastis gelato in un bar di Calvi. Uomini diversi, potenti e molto ricchi, più ricchi di lui, hanno sempre riconosciuto la supremazia dell’Avvocato, «The King of Italy», come lo chiamava il suo amico Jack Kennedy, Presidente degli Stati Uniti. Henry Ford, Stavros Niarchos, Ari Onassis…
Ho conosciuto L’Avvocato grazie ad Alfredo de Giglio, che mi ha parlato di un appassionato di Agnelli, di eleganza e buon gusto. Un uomo dai modi e dalla mentalità tanto cara a noi tutti. Così sono entrato in contatto con Venanzo, che oggi si dedica con grande passione alla sua creatura, offrendosi di crescere e migliorare insieme ad essa. Dopo averne saggiato la qualità di prodotti fatti con amore e dopo essere entrato in piena sintonia con il nostro – arrivando a collaborare con la sua realtà – ho creduto, nel puro spirito di condivisione che appartiene a queste pagine, di dover giustamente lasciare la parola a lui, che deL’Avvocato è il cuore pulsante. Buona lettura Alex Pietrogiacomi .Perché far nascere un brand legato all’Avvocato? Sono…
Tra i maschi, oggi, non ci sono più cavalieri. O meglio sì, ci sono, ma molti meno di un tempo. È altrettanto vero, però, che esistono anche meno, molte meno principesse. In questa società, ormai bacata, di principesse da salvare dai draghi non ce ne sono più. A molte non importa proprio nulla di essere salvate, anzi. Altre sanno difendersi benissimo da sole. Altre ancora ormai sono abituate da anni a salvare interi reggimenti di ex cavalieri disarcionati. Ormai, sono rimasti solo i draghi. Spesso quando si parla di cavalleria mi accorgo che nella testa di tanti uomini, ma anche di molte donne, c’è una gran bella confusione. Per cui un baciamano o l’aprire la porta di una automobile a una signora sono gesti recepiti dal senso comune come…
Gli uomini che indossano il giusto profumo possono avere grandi benefici da esso. I Profumi si possono paragonare ad una selezione di buoni vini. Ognuno con il proprio distinto profilo sensoriale. Si deve scegliere pero’ quello giusto che sia in sintonia con la pietanza, e che talvolta ne esalti il sapore. La scelta del profumo giusto sarà’ quella che rispecchia il proprio stile ed esalta la propria personalità. I profumi non sono tutti uguali, e quindi bisognerà prima della scelta almeno, capire ciò che determina la differenza fra uno e l’altro. Una breve guida al profumo da uomo che potrà aiutarvi a fare la scelta giusta. Gli 8 componenti del profumo Composizione Chissà quante volte avete sentito dire di un profumo (o letto) “note di…(di bergamotto, di sandalo, e…
Spesso ho sentito pronunciare un adagio, secondo il quale in base a ciò che si indossa si è in grado di conoscere e capire a fondo l’indole e le doti di una persona. I venditori di scarpe, molto spesso sono capaci di indovinare la professione di un cliente dalla scelta della calzatura e ci azzeccano in modo incredibile. Un commerciante di giacche percepisce chiaramente la differenza tra un avvocato, un medico o un ingegnere sulla base degli abbinamenti cromatici, del taglio scelto o della fantasia. Beh, noi che amiamo questo mondo, quello dell’uomo elegante, molto spesso, fateci caso, ci soffermiamo ad osservare una caratteristica del dress code maschile: l’orologio. Un tempo, nemmeno troppo lontano, gli uomini d’affari di un certo spessore a due cose non…
Stilemaschile Edizioni, 2015 “Ho condensato anni di riflessioni e di ricerca, di osservazione e di confronto. Una naturale inclinazione, come quella alla vita elegante, deve essere poi supportata da un processo di crescita costante. Oggi, superati i 40 anni, credo fermamente in quello che leggerete. Sempre più convinto che non ci sia etica disgiunta dall’estetica. I 99 consigli non solo sull’abbigliamento, ma sulla vita di un uomo, sul rapporto con le donne e su quello con i figli e con le generazioni più giovani. Attraverso citazioni esemplificative e illuminanti ho provato a suggerire un percorso. Spero che queste mie indicazioni aiutino i lettori a trovare o a riprendere la strada dell’eleganza maschile. Una strada impervia, sempre più ostacolata dalla massa e dalla mediocrità.” (Alfredo de…
La corrida non è uno sport, ma un’opera o, meglio, una vera tragedia lirica. Esattamente come l’Otello di Verdi o la Madama Butterfly di Puccini. Due gli attori principali: il toro e il torero. Insieme da più di 36 secoli, calcano incontrastati il palcoscenico della vita. Il toro, unico vero impenetrabile messaggero di una forza della natura incontrollata. E poi c’è lui, il torero. Guerriero, sacerdote e maestro di eleganza e gestualità, che affronta a viso aperto l’impenetrabile. È lui e solo lui a custodire i segreti di un momento unico ed eterno, a possedere la chiave del mistero primigenio della contraddizione tra vita e morte, carne e spirito. Poi, come ogni rappresentazione teatrale che si rispetti, serve una platea, che gratifichi ogni azzardo, un…
Il Galateo, vita di regole ma di libertà Si crede erroneamente che si possa affermare il proprio Io solo senza regole, viste come intralcio. Niente di più sbagliato. La libertà non è anarchia, ma si è liberi solamente con delle limitazioni. La vita liquida è proprio quella senza tradizione e senza futuro, che va dove capita senza senso alcuno. A ben guardare, il Galateo sembra ormai un relitto, un fossile. In una società sempre meno gerarchizzata e classista com’è la nostra, le codificazioni rigide rappresentano di fatto un ritorno ad un passato non solo improponibile, ma dal quale, senza ombra di dubbio, emanciparsi è stato un vantaggio per la libertà dell’individuo. L’uomo di buon senso sa infatti che quel ‘nostalgismo’ qualunquista e pseudo sentimentale del…
La polo è l’unica alternativa urbana alla camicia. La sua invenzione è da attribuire a René Lacoste, tennista francese che con i colleghi Jacques Brugnon, Henri Cochet e Jean Borotra formava una squadra formidabile. I “quattro moschettieri” vinsero per sei stagioni consecutive (dal 1924 al 1929) la Coppa Davis. Per la sua sagacia tattica e i colpi sopraffini Lacoste veniva chiamato il coccodrillo, rettile a cui si affezionò così tanto da farselo cucire su una maglietta. Nel 1933 ebbe la fulminazione. “Pour moi, pour jouer au tennis comme au golf, j’eus un jour l’ideé de créer une chemise” (Solo per uso personale, per giocare a tennis o a golf, un giorno ebbi l’idea di creare una camicia). Da allora la chemise Lacoste, mutuata seppur con…
Non è un refuso quella “o” al posto della “u”, ma una piccolissima provocazione. Troppe volte si parla di una cultura della bellezza, del bello e dello stile, nonché dell’eleganza. Si sentono voci di ogni genere parlare di abbinamenti, sartorialità, tessuti e su misura, con grande dovizia di particolari; voci che hanno una grandissima cultura in merito, che hanno studiato fino al dogmatismo testi classici, contemporanei e futuribili sullo stile maschile. Ma se ascoltate bene quelle voci qualcosa è dissonante. Qualcosa non funziona come dovrebbe. Perché?! Perché il bello va coltivato, con il tempo favorevole e le innumerevoli tempeste, tra il caldo e il freddo, la prosperità e l’aridità, insomma va vissuto realmente e per farlo bisogna essere agricoltori del gusto, attenti annusatori dell’aria del…
Questa copertina nasce da due riflessioni autorevoli, folgoranti: da quando le ho lette sono entrate in me e hanno plasmato, erudito e drogato i criceti che pedalano come forsennati nella mia zucca. Una è di qualche anno fa, l’altra più recente. Entrambe forti ed estremamente coerenti tra di loro e con Arbiter. La prima diceva: «Il mondo è sulla soglia di una rivoluzione che modificherà a lungo il modo in cui affrontiamo i problemi sociali. La forza che guiderà questa rivoluzione si chiama: investimento a impatto sociale». Questa è la prima delle citazioni che mi hanno rapito e fatto riflettere: è stata pronunciata da sir Ronald Cohen, presidente della Taskforce sull’impatto sociale istituita in ambito G8 (interessante scrutare il sito: www.ronaldcohen.org). La seconda, lucida, lapidaria…
Ogni anno che passa e ogni volta che arriva luglio, mi succede sempre la stessa cosa. Improvvisamente, torno bambino. Voglio dire, più di quello che sono abitualmente. Non certo perché mi concedo la libertà e la licenza di indossare (al mare!) pantaloni corti, bermuda o il costume da bagno, no, non per quello. Tanto meno per la voglia di tornare a giocare e correre con le macchinine, qualunque esse siano, su qualunque pista, l’importante è che pesino il meno possibile, che facciano esprimere e cantare al massimo (privi di qualsiasi forma digitale) tutta la cavalleria del motore. E neppure per tornare a giocare sott’acqua tra i miei amati pesciolini. Non so perché, ma improvvisamente, con l’arrivo dell’estate, sento tutti i sensi esplodere dentro di me….
PREZIOSI TESSUTI ORDITI SU TELAI ANTICHI , SCARPE SU MISURA E OPERE PLASMATE IN ARGILLA SONO STATI TRA I PROTAGONISTI , AL MERCEDE-BENZ CENTER DI MILANO, DELL’ULTIMO EVENTO ” FEED THE SENSES ” Nella colonna sonora della serata, c’era anche «Toccata e fuga in Re minore» di Johann Sebastian Bach, una delle più celebri e classiche composizioni di musica barocca. Le parole di Johann Nikolaus Forkel, primo biografo del musicista tedesco, sono perfette per riassumere quest’opera, composta quando non aveva ancora compiuto 20 anni: «Gli piaceva correre lungo la tastiera e saltare da un capo all’altro di essa, premere con le dieci dita quante più note possibile, e proseguire in questo modo selvaggio fino a che per caso le mani non avessero trovato un…
INTERVISTA CON LUCA LIGUORI , CHE HA RACCOLTO NEL LIBRO ” WHISKY DOPO IL TRAMONTO ” MEZZO SECOLO DI VITA PROFESSIONALE E UMANA COME STORICO GIORNALISTA DELLA RAI «CARO ANDREA, SEI PRONTO A SCRIVERE L’INTERVISTA DEL SECOLO?». Così ha esordito Luca Liguori, quando gli ho annunciato che ci saremmo incontrati per parlare del suo nuovo libro. L’ironia e l’umiltà di questo storico inviato della Rai, che ha intervistato i personaggi più importanti del secolo scorso, sullo sfondo di guerre, colpi di Stato, sbarchi lunari, imprese olimpioniche, premi Oscar mi ha conquistato dal primo incontro. Ora posso ripercorrere con lui 50 anni di storia, e lo potrete fare anche voi leggendo Whisky dopo il tramonto, un libro «della memoria», che racchiude mezzo secolo di vita…
BEH, OGGI ANCHE GLI ASINI PARLANO». OPPURE: «ABBI PAZIENZA MA NON ACCETTO LA DISCUSSIONE COME SE FOSSIMO AL BAR DELLO SPORT». Ma anche: «Spegnete quel cavolo di iPhone o cellulare che sia. Sei un chirurgo? Un anestesista rianimatore? E allora basta. Non stai salvando il mondo!». Chi segue da anni i miei editoriali, queste affermazioni le avrà lette, credo, centinaia di volte. Chi mi conosce personalmente mi avrà sentito pronunciarle migliaia di volte nella vita di tutti i giorni, in varie occasioni, dinanzi a dottori o meccanici, giornalisti o carpentieri, avvocati o direttori, uniti da un comune denominatore: erano degli imbecilli e minchioni (come insegna lo Zingarelli, «persone sciocche e credulone»). Sia chiaro, affermazioni come questa le faccio solo ed esclusivamente confrontandomi in materie che…
PRIMA ANCORA DI ADDENTRARSI NEI NUMERI, IN FREDDE ANALISI DI MERCATO, O DI PRESENTARE PEZZI STORICI E COLLEZIONI INNOVATIVE, la parola che più spesso si sente ripetere agli artigiani-imprenditori della calzatura che stanno portando nel mondo questo verde spicchio di Italia è una: radici. Un termine che sa di terra, e sintetizza tutto quel patrimonio di storia, di conoscenze, di competenze, di caratteri che fanno di questo distretto industriale, tra Fermo, Ascoli Piceno e Macerata, nella parte meridionale delle Marche, un bacino di artigianalità e innovazione nel campo della calzatura che da solo rappresenta il 18,2% dell’export italiano di settore. E in quel «radici» sembra di riassaporare la passione e il desiderio di segnare la contemporaneità, rimanendo fedeli al proprio passato che mosse, a fine…
di Venanzo Bruzzechesse Giunto alla sua decima edizione, l’”Encuentro Amigos de Partagas” è un evento dedicato ai più raffinati intenditori di sigari e rum in Italia e, allo stesso tempo, un’occasione straordinaria per avvicinarsi alla cultura e ai sapori della vita cubana. Organizzato dal Cigar Club “Alejandro Robaina”, l’evento si è svolto, come ogni anno, nella città marchigiana di Matelica, che ha accolto oltre a Josè Castelar Cairo, uno dei torcedores più abili di Cuba, e Olga Beatriz Pimentel, ambasciatrice cubana in Italia, anche associazioni vicine all’alma de Cuba provenienti da Stati Uniti, Messico, Canada, Gran Cayman e da vari Paesi europei. Una kermesse dal respiro internazionale, dunque, a cui L’Avvocato ha voluto presenziare per offrire una giusta vetrina ai suoi capi di abbigliamento e,…
USCÌ CHIUDENDOSI PIANO LA PORTA ALLE SPALLE, PER NON SVEGLIARE CHI ANCORA DORMIVA. NON C’ERA NESSUNO A SALUTARLO. Si erano già detti tutto la sera prima. Le smancerie non si addicono a chi si mette in cammino alle cinque di mattina in cerca di fortuna. Chiedendo un passaggio a un carrettiere, salendo sull’accelerato che arranca lungo la ferrovia adriatica o affidandosi ai propri piedi, che gemono dentro scarponi dal cuoio duro come corteccia di quercia. Alessandro Berluti ha 19 anni quando lascia Senigallia, cittadina delle Marche in provincia di Ancona. L’Italia unita ne ha pochi di più, 24. Una sorella maggiore un po’ improvvisata, incapace di nutrire l’accresciuta figliolanza. Che ha fame e ambizioni. Alessandro, che lavora fin da quando era un ragazzino, non crede…
PARLARE DI BERLUTI È COME PARLARE DI UNA PARTE DEI MIEI ULTIMI 20 ANNI DI VITA, e non solo. Attenzione, non fatevi ingannare dalla copertina: non mi riferisco al mio rapporto e conoscenza diretta con quel genio ch’è stato Alessandro Berluti da Senigallia. Chi mi ha fatto conoscere, apprezzare e amare la sua sapienza artigiana e la sua capacità imprenditoriale è stata Olga, nipote di Talbinio, figlio di Torello, a sua volta figlio di Alessandro. Olga è la discendente di quarta generazione dell’impresa, allora impresa di famiglia, Berluti. Alessandro appartiene a quella stirpe del genio italico, come Savorgnan de Brazzà, come Riccardo Gualino ed Enrico Fermi, Angelo Belloni o Giorgio Ambrosoli o Pietro Barilla, giusto per citarne alcuni. Personaggi illuminati, in ambiti e tempi diversi,…
LA PRIMA VOLTA CHE ANDAI ALL’ISLA GRANDE ERA IL 1982. ERA UN VIAGGIO ITALTURIST, ORGANIZZATO CON POCHI GIORNALISTI per far conoscere o proporre la «nuova» destinazione. Da Santiago de Cuba a Trinidad, da Santa Clara all’Avana con visita a Pinar del RÍo. Una settimana sballottato da est a ovest dell’isola per capire, vedere, conoscere le atmosfere, il mare, gli hotel, i ristoranti, i personaggi della cultura che dalla e dopo la Rivoluzione hanno dato vita a questa nuova realtà: il Socialismo. Gran bella storia, sulla carta. Qualcuno dei miei colleghi si lamentava perché si sentiva come un deportato. Io? Beh, felice come non mai. Se questo gli autorevoli colleghi lo chiamano lavoro… Mi sorsero però grandi dubbi sul «cosa» si intende con il termine lavorare….
Non un semplice cocktail, ma uno stile. Non causa dipendenza, ma ne avverti la mancanza. Da Bond a Il laureato, è il simbolo di un modo e di un mondo. Con regole precise. di Roberto Pignoni foto di Martina Manelli Perché piace tanto a 007? Perché agitato e non mescolato? Perché Vesper non è solo una città del Wisconsin? Tante le domande, una sola la risposta: il Martini è unico. Non solo è il più famoso cocktail al mondo, ma la stessa definizione di cocktail gli va stretta, perché il Martini è un mondo e un modo di vivere il mondo. E a volte, come scriveva Ian Fleming, «il mondo non basta». Il Martini è una scienza, un simbolo della tradizione americana che evoca non…
Fotografo Massimo Sestini per Parmigiani Fleurier Milano, via Gesù 1, nel cuore del quadrilatero della moda. Luca Rubinacci, rampollo della famiglia napoletana che ha fatto dell’alta sartoria una religione, ci aspetta lì, in quello che più che uno showroom sembra una vera casa di lusso. Occhi color ghiaccio, stile impeccabile e una leggera, quasi impercettibile, cadenza partenopea, ci conduce per mano tra tessuti e storia, raccontandoci come è nata la celeberrima sartoria Rubinacci. Una lunga chiacchierata, interrotta soltanto dall’arrivo di un cliente, che aveva bisogno di provare l’abito. “Hai la pazienza di aspettarmi un attimo? E’ arrivato il mio cliente“. La cosa ci stupisce. “Ma sei tu in prima persona a provare gli abiti?” “Certamente, li assisto in ogni fase di realizzazione del capo“….
Attraverso le sue pagine, dagli anni 30 Arbiter ha formato la cultura dell’eleganza e accompagnato la nascente industria della moda italiana. Fissando valori e codici che ancora segnano la contemporaneità «Perciò abbiamo creato «Arbiter». non per salire in cattedra, non per aggiungere chiacchiere alle troppe già pronunciate, né per mostrare risolto il difficile problema della moda italiana. Soltanto perché per camminare occorre una strada, e in queste cose la strada non può essere che della carta stampata, anzi della carta da stampare». Ieri come oggi, nulla di più attuale nelle parole scritte su un numero di Arbiter del 1936, «rivista di vita maschile» nata nel 1935 sotto la direzione di Gino Magnani e Mario Soresina, ed edita da S.A. L’Editrice Milano. Uno strumento di comunicazione,…
CHI MI CONOSCE DA TEMPO, SA CHE IL CONCETTO DELLE TRE M, MENTE, MANO E MATERIA, REGNA DA SEMPRE IN ME. Espressione della cultura del fare, del saper fare, e del fare sapere. Sintesi racchiusa in una parola: artigianalità. Un amore nato nel lontano settembre del ’69, in una piccola tipografia, componendo e associando carattere dopo carattere; così mi sono innamorato della mia professione e di una parola magica, che ha stregato 46 anni della mia vita: giornale. Erano ormai quattro anni che mi prudevano le mani, e le meningi. Volevo rimettere mano al mio giornale. Più passava il tempo e più quel contenitore faticava a contenere la mia evoluzione. Nel magazzino, come nel box, nel ripostiglio, così come in cantina, o nella libreria, piuttosto…
Ad Arzano, alle porte di Napoli, c’è un uomo che da quasi 50 anni tiene alto il nome della sartoria artigianale partenopea, realizzando capi d’abbigliamento, soprattutto giacche e abiti, che clienti prestigiosi da tutto il mondo indossano con orgoglio. Parliamo di Ciro Paone, un ex commerciante di tessuti, “figlio d’arte”, amante del bello e del bel vestire, che nel 1968 ha fondato la sua azienda, la Kiton, diventata sinonimo di estrema eleganza nel mondo della moda maschile. Da piccola bottega artigiana, Kiton è oggi un’affermata realtà aziendale con punti vendita in tutto il mondo (Kiton è presente anche a New York, sulla 5th Avenue), ma conserva ancora intatte le idee di artigianalità e di alta qualità che Ciro Paone ha sempre voluto a sostegno del…
UN FATTURATO IN CONTINUA CRESCITA, COSÌ COME I METRI DI TESSUTO PRODOTTI. SPAZIO AI GIOVANI, TANTA RICERCA E PROPOSTE INNOVATIVE ACCANTO AI GRANDI INTRAMONTABILI. FRANCESCO BARBERIS CANONICO SPIEGA COME REINVENTARSI OGNI GIORNO VALORIZZANDO LA TRADIZIONE. È LA FORMULA DI UN SUCCESSO DI VALENTINA CERIANI La classicità, con un po’ di twist. è il ritmo giusto, di chi ci sa fare, di chi ha il mestiere e sa in che direzione andare. Sa soprattutto che cosa ci vuole oggi per continuare a cavalcare l’onda, quella che ti porta in cima, in vetta al successo. Mai un cedimento in quel di Pratrivero, nel Biellese: la Vitale Barberis Canonico continua a macinare numeri che la confermano tra i leader del tessile. E così Francesco Barberis Canonico, direttore creativo…
Giacomo Casanova non era un Dongiovanni. Era un libertino, questo sì. Termine che, nel ’700, indicava sia amore per il libero pensiero sia passione per le donne spensierate. Casanova fu violinista, filosofo, matematico, alchimista, agente segreto, giocatore e spadaccino professionista, viaggiatore, finanziere e scrittore. L’alta cultura, l’abilità del conversare, il coraggio di battersi a volto aperto e l’innata eleganza che consente di non essere mai fuori luogo, padrone di sé in una bettola di Costantinopoli come alla corte del re di Francia sono state le sue doti naturali. La storia e le gesta dell’ineffabile seduttore svelano una figura lontana dallo stereotipo dello sciupafemmine da strapazzo. Il colto veneziano diventato cittadino del mondo è il simbolo di un atteggiamento libertino nei confronti dell’esistenza: senza pregiudizi, senza…
Se aprendo l’armadio quello che vi si prospetta davanti è il caos, allora è chiaramente giunto il momento di riorganizzare il vostro guardaroba. Il primo passo è sapere tutto quello che avete stipato nel vostro armadio negli ultimi anni e, per saperlo, l’unica cosa da fare è svuotarlo completamente. Quasi sicuramente, vedrete riemergere da cassetti e ripiani degli indumenti dismessi, di cui avevate dimenticato l’esistenza, abiti deteriorati o ormai passati di moda. A questo punto, spetta a voi la decisione di tenerli, in nome dei vecchi tempi o di un legame affettivo con la propria maglietta preferita oramai sdrucita – in questo caso, sappiate che non vi libererete mai del tutto della confusione del vostro armadio – o di buttarli una volta per tutte. Nel…
Si dice che per capire se un uomo è davvero un uomo elegante, bisogna guardare le sue scarpe. Non a caso ci sono, infatti, alcuni uomini che per creare il proprio look, partono proprio dai loro piedi, concependo appunto le scarpe non come accessori, ma come componente essenziale della propria mise. La pensano così anche i Fratelli Rossetti, a capo di un’azienda storica di calzature di lusso Made in Italy, che ha fatto del claim “Un certo mondo cammina Rossetti” una vera e propria bandiera. In perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, le creazioni dello storico calzaturificio di Parabiago da più di sessant’anni vengono indossate dagli uomini italiani, e non solo, più eleganti di sempre. Li abbiamo intervistati per voi e ci hanno raccontato il…
L’avvocato Agnelli diventa un blog. L’idea è venuta a Venanzo Bruzzechesse, commercialista attento alle innovazioni e appassionato di stile, che nel 2000 ha messo on-line il sito www.l-avvocato.com, diventato nel 2014 anche un portale di e-commerce. «Il mio obiettivo è promuovere il lifestyle inteso come made in Italy. Insomma, il culto del bello», racconta Bruzzechesse, che gestisce anche le piattaforme online www.orologi.com e www.italianshoes.com, da lui ideate. Il nome L’Avvocato, ça va sans dire, è ispirato proprio a Gianni Agnelli, visto dal patron come icona di eleganza italiana dell’ultimo secolo. «L’eleganza per me è quella della tradizione classica. Sta nell’essere, non nell’apparire», prosegue Bruzzechesse. «La nostra attività consiste nel pubblicare settimanalmente articoli sullo stile e commercializzare accessori unici e in edizione limitata con il nostro…
Al Pitti Uomo – la più importante rassegna internazionale di abbigliamento maschile – la lounge di Monsieur è, ormai, diventata un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’eleganza e del ben vestire. E per noi de L’Avvocato, alla nostra prima esperienza al Pitti Uomo, è stata un’occasione di confronto e dibattito su alcuni dei temi a noi più cari: l’artigianato e il made in Italy. Quest’anno, infatti, la lounge di Monsieur era ispirata alle creazioni di Mariano Rubinacci e intendeva celebrare il valore del know how sartoriale, facendo capire la vera essenza del “su misura”. Salendo al primo piano delle Costruzioni Lorenesi, siamo stati accolti dagli arredi firmati di Vittorio Hodara, fondatore e patron della milanese Hodara art designer, che ha curato quest’anno la veste…
E’ proprio in questo momento di decadenza del buon gusto, etico ed estetico, di una società ormai governata dall’ansia del tempo reale, dalla fretta, dal digitale, dall’info-snacking, da un Internet che tutto fagocita, che ogni esempio di meticolosa ricerca, quella che parte da lontano nel tempo, viene percepito come estremismo. Come manifestazione del diverso e, di conseguenza e automaticamente, una realtà da emarginare. La parola magica per isolare ed etichettare giovani e uomini che continuano a manifestare un impegno estetico, è «dandy». Cura, arguzia, cultura, originalità e tenacia maturata negli anni sono i valori più evidenti di un «Beau» per eccellenza: elementi che compongono un vero e proprio manifesto del dandy. Frutto di un esercizio autentico, che coinvolge l’intera persona per tutta la vita, con…
DI GIANCARLO MARESCA STILL LIFE DI CESARE MEDRI STYLING DI CAMILLA GUSTI ILLUSTRAZIONI DI MASSIMILIANO MOCCHIA DI COGGIOLA SEMPRE PIÙ POVERI DI STRUTTURE IDENTITARIE, gli italiani sono così stanchi da accettare di buon grado ciò che li spoglia, salvo fare la voce grossa contro fenomeni innocui. La stessa stampa che trascura il quotidiano drenaggio perpetrato dal gioco, da un’imposizione fiscale vessatoria, dal credito al consumo, dai vincoli con un’Europa che doveva essere dei popoli e si è rivelata delle banche, dalla deriva di una scuola che era nata per gli studenti ed è diventata dei professori, tuona invece con socratica gravità contro selfie, vi- deogame o tatuaggi. Tutto regolare, perché è sempre contro i disarmati che i deboli esprimono la loro intolleranza. In questa decadenza…
Abbiamo avuto bisogno di tempo per fare un resoconto dell’ultima Settimana della Moda Uomo. Abbiamo avuto bisogno di sedimentare le idee, di metabolizzare quello che abbiamo visto in passerella, con calma, per evitare di dare giudizi troppo affrettati. Solo che l’opinione a freddo, a distanza di tre settimane dalla conclusione della kermesse di moda meneghina declinata al maschile, non è poi tanto dissimile da quella avuta a caldo. Sulle passerelle delle più importanti maison abbiamo visto un uomo decisamente sui generis. Dopo molti anni in cui il rigore e l’austerity, complice forse la crisi economica, i tempi bui e il bisogno di certezze, l’hanno fatta da padrone, ha fatto capolino un uomo la cui idea di eleganza – ci sentiamo di potere affermare – è…
Qualche giorno fa, Marco Taddei, in arte Simply Mr. T., ha postato nel suo blog (www.simplymrt.com) un articolo, mettendo in evidenza Margherita, la cravatta sette pieghe in pura seta firmata L’Avvocato in onore di Margherita Agnelli. Nel suo articolo, dimostra che si può essere eleganti e raffinati anche giocando con più tonalità. Dategli un occhiata, e diteci cosa ne pensate! Ph: Giacomo Mario Perotti Coat: L.B.M. 1911 Sweater: Gran Sasso Tie and Pocketsquare: L’Avvocato Shirt: TieaPart Del Siena
Al Pitti Uomo – il Salone punto di riferimento della moda maschile – quest’anno eravamo presenti anche noi de L’Avvocato. Tantissime le novità proposte dagli stilisti di tutto il mondo per il prossimo autunno/inverno e molte, come al solito, le personalità e gli addetti ai lavori che non hanno voluto far mancare la loro presenza al Pitti Uomo 87. Trendsetter, fashion editor e semplici visitatori appassionati di moda sono stati immortalati dal nostro fotografo, per mostrarvi il meglio dello “stile di strada” che si è visto a Firenze in occasione del Pitti Uomo. Ecco i look più glam e originali del popolo dello “Street Style” selezionati da L’Avvocato: Photographer: Giacomo Mario Perotti
Al Pitti Uomo – il Salone punto di riferimento della moda maschile – quest’anno eravamo presenti anche noi de L’Avvocato. Tantissime le novità proposte dagli stilisti di tutto il mondo per il prossimo autunno/inverno e molte, come al solito, le personalità e gli addetti ai lavori che non hanno voluto far mancare la loro presenza al Pitti Uomo 87. Trendsetter, fashion editor e semplici visitatori appassionati di moda sono stati immortalati dal nostro fotografo, per mostrarvi il meglio dello “stile di strada” che si è visto a Firenze in occasione del Pitti Uomo. Ecco i look più glam e originali del popolo dello “Street Style” selezionati da L’Avvocato (Parte 2): Photographer: Giacomo Mario Perotti
Quella che si è da poco conclusa a Milano è stata una Settimana di Moda Uomo, che ha visto sulla passerella sfilare un uomo decisamente sui generis. Dopo molti anni, complice la crisi, di rigore, austerity e pulizia, gli stilisti hanno deciso di osare presentando collezioni di moda uomo, che molto rubano al guardaroba femminile. Alla sfilata di John Richmond abbiamo incontrato Enzo Miccio, noto al grande pubblico per essere giudice severo del programma Ma come ti vesti? e con lui abbiamo voluto commentare questo nuovo concetto di eleganza al maschile. Durante l’ultima Settimana di Moda Uomo abbiamo visto uomini con la gonna e con sandali rivestiti di pelliccia. Quest’uomo coincide con il suo concetto di eleganza? Ma no, l’eleganza non è l’abito che tu…
Al Pitti Uomo – il Salone punto di riferimento della moda maschile – quest’anno eravamo presenti anche noi de L’Avvocato. Tantissime le novità proposte dagli stilisti di tutto il mondo per il prossimo autunno/inverno e molte, come al solito, le personalità e gli addetti ai lavori che non hanno voluto far mancare la loro presenza al Pitti Uomo 87. Trendsetter, fashion editor e semplici visitatori appassionati di moda sono stati immortalati dal nostro fotografo, per mostrarvi il meglio dello “stile di strada” che si è visto a Firenze in occasione del Pitti Uomo. Ecco i look più glam e originali del popolo dello “Street Style” selezionati da L’Avvocato (Parte 1): Photographer: Giacomo Mario Perotti
Un nuovo appuntamento insieme a L’Avvocato per il blogger di moda Marco Taddei. In questo shooting fotografico (look formale, basato sulle tonalità del marrone) vediamo indossate da Simply Mr. T., “Aniceta“, la cravatta sette pieghe in pura seta del primo flash tie de L’Avvocato, e la pochette “Mirafiori“, anch’essa in pura seta e cucita a mano. Shoes: Velasca Milano Jacket and Gilet: Angelo Mastri Sartoria Pants: Berwich Pants Tie and Pocketsquare: L’avvocato
Un anno importante, impegnativo, ambizioso questo appena iniziato. Un 2015 esaltante non solo per Milano, che ospiterà da maggio il grande evento dell’Esposizione Universale. Ma esaltante per me, per noi, per voi che leggete e per l’Italia intera. Esattamente come esaltante è stato pensare e costruire la copertina di gennaio che avete tra le mani. Come dicono a Firenze: «Tanta roba!». Partiamo da qui, da Firenze e dal Sommo Poeta, Durante di Alighiero degli Alighieri, detto Dante. Difficile parlar di lui in uno spazio ristretto come questo: artista sublime, immenso, da rendere banale ogni tentativo di ricordarlo, anche ora, a sei mesi dell’anniversario della nascita, avvenuta esattamente 750 anni fa, nel 1265, in data incerta che lui stesso colloca, in un passaggio della sua Commedia,…
Si conclude oggi a Milano la Settimana della Moda che ha visto protagoniste sulle passerelle, e non solo, le collezioni autunno inverno 2015 2016 pensate per l’uomo del futuro. Abbiamo incontrato il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli, e con lui abbiamo parlato delle novità in corso, del concetto di eleganza e di andamento del mercato. Grandi novità in Camera della Moda. Abbiamo visto che Giulia Pirovano ha lasciato la direzione… La Sign.ra Pirovano non è stata bene, è stata in malattia per un certo periodo e poi alla fine non c’erano più i presupposti per un rientro. Così si è concluso un rapporto di lavoro, che ha peraltro avuto delle fasi molto positive. In questi quasi 15 anni ci sono state delle…
Non abbiamo ancora fatto in tempo a smaltire cotechini e panettoni che già la moda chiama alle armi. E così Firenze, concluso Pitti Immagine 87, passa il testimone alla capitale della moda, Milano, che dal 17 al 20 gennaio ospiterà le collezioni della Men Fashion Week. Il calendario, come sempre ricco di eventi e sfilate, aprirà le danze con una chicca stasera, 16 gennaio, quando i gemelli Dean e Dan presenteranno l‘autunno inverno 2015/2016 secondo DSquared2. Il primo giorno ufficiale vedrà, poi, protagonisti i migliori marchi del Made in Italy, orgoglio e vanto dell’Italia nel mondo, Corneliani, Ermenegildo Zegna, Costume National, Andrea Pompilio e Versace, insieme a Jil Sander, Neil Barret, Philip Plein e John Varvatos. Domenica sarà la volta di Bottega Veneta, John Richmond, Missoni,…
Si parla molto spesso dell’importanza, nella vita di ogni uomo, del viaggio. Un po’ troppo sottovalutata è, invece, l’importanza che nel percorso di ciascuno ha il cammino. La strada che percorriamo, che spesso si interseca con quella di altri, ci segna, determinando il nostro carattere. E proprio al tema del cammino è dedicata l’87esima edizione di Pitti Immagine Uomo, la kermesse fiorentina dedicata al mondo della moda uomo, che si terrà nel capoluogo toscano dal 13 al 16 gennaio. E’ opportuno precisare che il cammino a cui si fa riferimento al Pitti non è inteso soltanto metaforicamente parlando. Camminare è uno stile di vita, un inno alla vita sana, a certi sport outdoor che richiedono anche una specificata tipologia di abbigliamento. Con ripetute citazioni al Cammino…
-SETTE VOLTE SARTORIALE- Tagli slim, linee più tradizionali, spalle strutturate, revers che si assottigliano o si allargano: con Men’s Tailoring di Gucci l’abito è tagliato su misura per rispondere alle diverse esigenze dell’uomo Un uomo cosmopolita, dinamico e moderno. Parla un linguaggio classico, che si contamina di accenti più contemporanei, capaci di svelare i diversi lati della sua personalità. I suoi gusti, il suo modo di vestire, i suoi abiti. A far da minimo comun denominatore è la sartorialità. Un su misura che si declina per soddisfare le diverse esigenze del Monsieur di oggi: variazioni sul tema di tagli, linee e vestibilità nel segno di Gucci. Dove la silhouette cambia e il particolare fa la differenza, sempre nel rispetto delle tradizioni…
Questo è il nuovo outfit di Marco Taddei, che ancora una volta indossa gli accessori firmati L’Avvocato: la cravatta “Gianni“, classica incappucciata in pura seta blu, e la pochette a pois di pura seta. Per quanto riguarda gli altri capi d’abbigliamento, la scarpa indossata è la derby dell’azienda marchigiana Il Gergo; il pantalone di lana pesante, a fantasia lisca di pesce, è di Berwich Pants. Ringraziamo ancora una volta Marco e chiediamo a voi, cosa ne pensate?
Potete stare certi di una cosa. Non troverete mai un uomo insicuro che abbia nel taschino della giacca una pochette. Troppo grande, troppo vistosa, attirerebbe gli sguardi degli altri, cosa da cui gli insicuri rifuggono sempre. Il fazzoletto da taschino è un accessorio fondamentale per un uomo di stile, per un uomo sicuro di sé, che sa distinguersi per classe ed eleganza. Alcuni credono che per indossarlo sia necessario non avere la cravatta, altri credono invece che per farlo sbucare dal taschino sia necessario, invece, averla. Non è così. Né in un caso né nell’altro caso, la pochette è un accessorio a parte, un accessorio che fa la differenza. Si può indossare con l’abito, così come con una giacca sportiva o con il blazer casual…
Chi da anni segue Monsieur conosce il mio pensiero di vita, fatta di poche regole, basate fondamentalmente sui valori. Regole precise, antiche, coerenti, che perseguo senza mai farmi condizionare o trascinare dalle opinioni della maggioranza che mi circonda, né tanto meno dal pensiero dei cosiddetti opinion leader, i professionisti della comunicazione. Anche per questo, mi trovo spesso ad andare contro corrente. È un fatto di coerenza, non di forzata ribellione. Che porto in tutto quello che dico e, soprattutto, che faccio. Come questo numero. Basta leggere con attenzione gli strilli di copertina, per intuirne la traccia: un vero e proprio sentiero lungo il quale il giornale vi prende per mano e vi conduce nel mondo dell’essenza maschile, oggi. Dando risposta da più angolature, attraverso diversi…
IL GIARDINO SI VESTE COSÌ Che sia all’italiana o zen, in un parco o in un terrazzo, ospita momenti di convivialità e va vissuto indossando tessuti di carattere con i colori della stagione. Senza mai cedere agli eccessi per non tradire l’arte dell’accoglienza di Giancarlo Maresca – styling di Valentina Ceriani Un uomo, oltre ai vestiti, indossa tutto ciò che ne compone l’immagine e la vita. Indossa la professione, la condizione sociale, l’automobile, ognuna in maniera personale perché lo stile, esemplare o meno che sia, è un’impronta che tutti lasciamo in tutto. Tra le cose che meno si pensa si possano indossare c’è la casa, un rapporto complesso che comporta le due attività in cui il gusto raggiunge il massimo della…
Architetti della pioggia Da oltre 40 anni l’impermeabile Allegri è in prima linea quando fuori piove. Costruito ad arte, è il perfetto equilibrio tra funzionalità e praticità: ecco un capolavoro del tempo, e non solamente di quello meteorologico… è beige, è monopetto, ha la cintura, i bottoni coperti e arriva sotto il ginocchio. è l’impermeabile secondo Allegri, che da oltre 40 anni veste con questo capo gli uomini d’Italia. Nessuno escluso, perché l’impermeabile è democratico, «è trasversale, nel senso che sta bene a chiunque, ed è all’altezza di ogni occasione», sostiene Mario Mansi, il direttore generale dell’azienda di Vinci, presso Firenze, che muove i primi passi nel settore a metà degli anni 50, grazie a un investimento dei fratelli Allegri, e che…
Sono nato nel gennaio del ’55. Dieci anni più tardi ero un bambino maledettamente affascinato e incuriosito dal passato, ma soprattutto avido nel cercare di scoprire e interpretare il futuro, la tecnologia, la comunicazione. Quando era possibile, o concesso, passavo ore ad ascoltare la radio, a sentire i notiziari, la musica, le radiocronache delle partite di calcio. Un grande scatolone con grandi valvole, con frequenze nazionali di sufficiente qualità e qualcuna estera, che si sentiva malissimo. Guglielmo Marconi ebbi modo di «conoscerlo» tra il ’64 e il ’68. Allora studiavo a Desio, presso la Casa Natale Pio XI, dove nel 1857 nacque Achille Ratti. Una vecchia filanda, al centro della cittadina, a due passi dal Duomo. Dopo l’elezione a Pontefice di Ratti, la casa divenne…
In questa copertina c’è tutto me stesso. Parlare di Angelo Belloni vuol dire raccontare la mia gioventù, i miei 20 anni, quando vivevo più sott’acqua che sulla terra. E la terra era per me fatta di autodromi e di piste da kart. Belloni è l’erede naturale del genio italico. Con la sua fantasia, il coraggio, la passione e la ricerca della perfezione, ha anticipato l’epopea di due grandi pionieri degli abissi, uniti dal «fattore JC», vale a dire Jacques Cousteau e James Cameron. Più volte ho parlato di loro, ma mai del loro padre: Belloni. Quest’uomo, piccolo, minuto, elegante, cristiano, ha saputo attraverso l’Amor Patrio e il Mare Nostrum segnare i valori cardinali, per tracciare la giusta rotta da seguire, per un nuovo ordine, in…
Chi da anni segue Monsieur, o mi conosce, sa che detesto il concetto del politically correct, e ancor più quello della par condicio. Sono frutto dell’ipocrisia di questa «moderna» società, sempre più dilagante e di moda, in questi decenni. Lo vivo quotidianamente sulla mia pelle ogni qual volta chiedo un’opinione su una scarpa, una macchina, un sarto, un film, un quadro. L’atteggiamento delle persone, sollecitate a esprimere un parere, un giudizio, una critica, è di non dire mai quel che pensano veramente, ma rispondono cautamente in modo occultato, parsimonioso, melenso, facendo attenzione a esprimere giudizi che non danneggino nulla, niente e nessuno. L’importante è seguire il parere e il giudizio dei più, delle masse, per non rischiare di essere impopolari e contro corrente. Sono gli…
Il valore del mestiere Elementi per una valutazione dell’eccellenza artigiana Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello prefazione di Stefano Micelli Marsilio Editori Riflettere sulla maestria artigianale, pensare ad analizzarla e valorizzarla, è vitale per comprendere origini e futuro dell’autentico Made in Italy, dietro il quale c’è il lavoro nobile dei maestri d’arte. Un lavoro da conoscere e condividere perché tutta questa bellezza diventi riconoscibile, apprezzata, comunicata. Con questa ricerca, sviluppata da Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello su incarico della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, si tenta la sfida di arrivare alla creazione di un format di valutazione dell’eccellenza nel mestiere d’arte. A partire dall’indagine del ruolo imprescindibile del mestiere d’arte nell’eccellenza produttiva italiana, la ricerca costruisce una sorta di matrice…
Un nuovo shooting fotografico per il fashion blogger Marco Taddei (Simply Mr. T.). Oltre al cappotto in lana di Hevo, il pantalone di Berwich e altri accessori, Marco indossa anche Aniceta, LA CRAVATTA sette pieghe in pura seta de “L’Avvocato”. Pantaloni – Berwich Cravatta – L’Avvocato Pochette – Pret a Pochette Shopper nera – Zanellato Cappotto – Hevò
L’idea di progettare e costruire questo numero di Monsieur, di agosto, mi rimbalza nella testa, come nelle mani, da due anni. Ho lasciato passare molti mesi ma, accidenti, non trovavo mai il momento propizio per assemblarlo come volevo. Dovevo, pazientemente, aspettare l’occasione giusta. Trovare quel fulcro capace di far vertere e coincidere leggerezza e riflessione. Quella scintilla che sappia unire e trasmettere i valori del passato, che vivono nella contemporaneità. Che sappia esaltare qualità capaci ancora di emozionarti, per passione, o per gratificazione. Ero nei pressi di Reims, all’abbazia benedettina di Hautvillers, a nord di Épernay. Un luogo sacro, dove nel 1688 l’abate Dom Pierre Pérignon «inventò» la spumantizzazione. L’occasione era unica. L’invito della Maison a un cocktail privato quindi, a seguire, la cena di…
L’essere, sinceramente, mi interessa molto più che l’apparire. Conscio di essere controcorrente e impopolare. Un semplice concetto che è sempre stato uno dei punti cardine su cui ho costruito la mia vita. Il pensiero vola inevitabilmente ai sofisti. Questi si presentavano come educatori di professione, maestri che giravano la Grecia e il Mediterraneo offrendo il loro sapere a chiunque fosse in grado di pagarlo, come prostituti. Spregiudicati, ipocriti e capziosi come pochi. Oggi, un atteggiamento di tanti. Che ha sepolto il metodo socratico, il dibattito, la discussione, le polemiche. Nelle società arcaiche, ma non solo, l’educazione è lo strumento che serve per trasmettere da padre in figlio valori e credenze, secondo un meccanismo che si propone di riprodurre ordine e continuità. Temi che partono dalla…
Conosco bene, e so, che cosa significa la responsabilità. Rifletto continuamente sulla doppia valenza del verbo latino «respondere», da cui il nostro sostantivo deriva, e che si può tradurre come «rispondere», ma anche come «pagare». Essere pronti a pagare, in risposta alle nostre azioni. Un valore ormai quasi scomparso, che impegna a giustificare a qualcuno, o a se stessi, i nostri comportamenti e le conseguenze che ne derivano, tenendo presente una regola fondamentale di vita: a una azione corrisponde sempre una reazione. Da più di cinquant’anni condivido con la responsabilità la mia vita di tutti i giorni. È sempre sulle mie spalle pesante come un macigno e leggera come una piuma nel mio cuore. Ho un senso del dovere spiccato, una concezione naturale, militare e…
Chi mi conosce di persona sa l’amore e il rispetto che ho per il cibo. Chi non mi conosce, ma per sbaglio mi ha visto di persona, beh, facendo le debite proporzioni, può intuire la passione che provo per la tavola, tutta. Partendo dal design del tavolo al vasellame, ai bicchieri, dalle posate al tovagliato, compresi i dettagli. Immancabili la candela, alla sera, e i fiori, sempre. Fa parte della vita. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove al cibo si dà del Voi. In tutte le espressioni e declinazioni. Per fortuna, come in molte famiglie italiane. Arrosti, stufati, bolliti, polpettoni, piuttosto che risotti, minestre e paste erano ben curati nei minimi dettagli. Dalle materie prime alle pentole, quelle più adeguate, dai…
Nel Trattato della vita elegante, lo scrittore francese Honoré de Balzac scriveva che un uomo diventa ricco, nasce elegante. Nella sua lunga vita Gianni Agnelli ha avuto la fortuna di avere entrambe le cose: ricchezza ed eleganza. Oltre ad essere stato l’erede di una delle famiglie più ricche, potenti e prestigiose d’Italia, fu anche il simbolo di un’eleganza colta, unica, naturale e spontanea; così com’è poi la vera eleganza, fatta di gesti, comportamenti ancor prima che di abiti. Anzi. Piumino sopra il blazer, cravatte larghe sventolate sopra pullover infilati nei pantaloni, scarponcini casual sotto l’abito formale, il blazer blu sopra un paio di jeans scoloriti, l’Avvocato le regole del vestire le ha sovvertite tutte, quasi infischiandose. Chi lo ha conosciuto da vicino racconta che odiasse…
La vita è un grande palcoscenico, nel quale ognuno di noi è invitato, prima o poi, a recitare una parte. Che tu voglia o non voglia, tocca a te. Te ne accorgi quando cala il silenzio e le luci del teatro si spengono: devi farti coraggio, salire sul palco e guardare in faccia la verità. Al buio. In quel preciso istante vieni illuminato da un faro, che d’obbligo ti pone al centro della scena. A questo punto sta a te scegliere. Essere e recitare la parte come primo attore protagonista, oppure nasconderti nell’ombra tra le comparse, senz’arte né parte. Ma puoi anche decidere di non salirci proprio su quel palco, fingendo che quella parte non ti tocca. Qualsiasi scelta tu faccia, sarà giudicata con severità…
Dalla bellezza sono sempre stato attratto, sin da piccolo sono stato abituato a vedere, ammirare e osservare cose belle, cercando di cogliere, capire, sempre, le sfumature e i dettagli più interessanti, facendoli poco alla volta divenire valori su cui costruire il mio senso del bello. Da un giardino fiorito, che dipingeva di mille colori lo spazio attorno a casa, all’intensità dei profumi che i fiori emanavano, al mettermi dinnanzi a uno splendido tramonto, dando da mangiare ai cigni e vedendo in controluce come mutava il colore delle loro piume: poco alla volta le ombre accentuavano i contrasti cromatici sino a offuscarli nelle tonalità dei grigi, sempre più intensi, e violacei, sino ad annullare i colori, tutti come ombre cinesi, facendoli divenire bui, lasciando solo un…
Il bagno rappresenta il centro benessere personale, dove mente e corpo trovano gratificazione. Un intimo rifugio, da progettare e arredare nel rispetto di tranquillità, luminosità e comodità di Giancarlo Maresca – styling di Valentina Ceriani Una casa non è fatta solo di muratura e suppellettili; possiede anche un’anima e uno spirito. L’anima è nella volontà e nei sentimenti di cui gli occupanti la impregnano, lo spirito in quello stile che possiamo imporle entro certi limiti, prima e dopo i quali emerge un’identità propria. Quando parliamo dello spirito di un luogo è perché vi percepiamo un temperamento che ha raggiunto una dimensione indipendente da chi lo ha creato, come dimostra il fatto che gli può sopravvivere. Ogni casa riflette le persone che la abitano e al…
Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni e nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita…». Tutto vero, soprattutto oggigiorno. La gente dorme! Sembra assopita, drogata, addormentata in un sonno cerebrale. Non vede, non parla, non sente, non reagisce, ma soprattutto non sogna. Iniziava con quelle parole, recitate da Prospero, legittimo Duca di Milano, la prima scena del quarto atto de La Tempesta di William Shakespeare. Sin da giovane sono sempre stato affascinato dai grandi sognatori. Grande razza, in via d’estinzione. Uomini integri, che conservano in sé una misteriosa forza che permette loro di concepire e realizzare imprese ritenute per la maggioranza delle persone impossibili. Di andare contro tutto e contro tutti, per inseguire…
Nella vita, sin da piccolo, ho sempre rifiutato il concetto di eguaglianza. Non mi piace per nulla. Accetto a testa alta di essere inferiore, ma non uguale. La mia mano, le mie impronte digitali, il mio dna sono diversi da tutti gli altri. Perché quindi dovrei essere eguale ad altri? Mia madre mi ha insegnato che le cose fatte bene o male richiedono lo stesso tempo, quindi meglio farle bene da subito. Che dall’asilo all’università, nel lavoro o verso le istituzioni ci vuole rispetto, sempre. Che prima dei diritti esistono i doveri. Che se non sei contento della vita, della posizione sociale a cui appartieni, o di quella professionale beh, devi darti da fare. Rimboccarti le maniche e lavorare. Senza farsi coinvolgere in discussioni di…
E. Marinella ha festeggiato i suoi primi 100 anni di storia: un secolo di stile, moda e imprenditoria che ha portato il “made in Napoli” al collo dei potenti del mondo. Le cravatte di E. Marinella sono infatti, dal 1914, un simbolo di eleganza e di stile, un accessorio indispensabile per tutti gli amanti del ben vestire. Non a caso, Luchino Visconti ne ordinava a bizzeffe, tutte con fondo blu o rosso, sfoderate come foulard, mentre Aristotele Onassis ne comprava dodici alla volta, rigorosamente nere per scoraggiare gli interlocutori e non far mai capire di che umore era. Fondata da Eugenio Marinella in una bottega di appena 20 metri quadrati in Piazza Vittoria a Napoli, l’azienda – che vanta, attualmente, boutique monomarca in molte città…
Quando si parla di borse, certamente il pensiero corre immediatamente al guardaroba femminile. Sono le donne, infatti, che da sempre usano quest’accessorio per dare carattere al loro look. Un accessorio che, in realtà, non è soltanto un accessorio. E’ un mondo. Da quello che una donna porta dentro la sua borsa, infatti, dalla forma che sceglie, si può capire benissimo che tipo di donna è. E gli uomini? Beh, anche gli uomini avrebbero tutto il diritto di averne una, così eviterebbero di riempire le loro fidanzate di cose che non riescono a tenere dentro le tasche. E se la moda maschile, ormai da qualche tempo, ha sdoganato questo accessorio, portando in passerella borse di ogni tipo, gli uomini fanno ancora fatica ad accettarlo. Perché credono…
“La vanità è un piacere, ma nell’abito come altrove si deve poter leggere solo tra le righe”. Così Luigi Dalcuore, fondatore della storica e omonima sartoria napoletana, quando, in occasione per i festeggiamenti a Milano dei suoi 50 anni di attività, risponde a chi chiede quale sia il segreto della sua inconfondibile firma. Una storia, quella della sartoria Dalcuore, che racconta non solo un pezzo fondamentale della tradizione sartoriale del Made in Italy, del saper fare dei suoi artigiani e dell’amore per la qualità e per le cose ben fatte. Ma che parla anche di una fetta di storia del costume e della società italiana. Dalcuore, infatti, fa parte di quegli uomini che, spinti dalla voglia di fare, si sono rimboccati le maniche e hanno…
L’ Ordine dei Guardiani delle Nove Porte si consacra al godimento tutto maschile del Lusso. La scorsa settimana si é riunito per filosofeggiare su eleganza, lusso e lasagne. di Max Dax Custodi dello stile perfetto Il termine Lusso non definisce più una condizione, si é trasformato in una sorta di parola contenitore. Si identifica così con il concetto di possesso, mentre dovrebbe significare libertà dalle attività delle quali si possa fare a meno”. Giancarlo Maresca, 49 anni, siede sprofondato su un’antica poltrona italiana e disserta impassibile sulla ricerca del tempo perduto. Un sigaro nella mano sinistra, un aperitivo a base di Dom-Perignon a portata della destra. Maresca, massone di Napoli, é ospite nel soggiorno adorno di quadri del futurismo italiano del fratello massone Franco Forni,…
Un cammino nell’ontologia della scarpiera ideale. Il nostro esperto ha classificato i 29 modelli dello scibile calzaturiero attraverso quattro registri estetici, individuando 12 forme d’immaginazione virile. Con il loro abbinamento perfetto. IL PRIMO PASSO SULLE ORME DELL’ELEGANZA di Giancarlo Maresca foto di Francesco Antonio De Caprariis L’armonia di cose, azioni e persone non deriva da una formula matematica replicabile in laboratorio, bensì dallo spirito che le anima, che avendo natura qualitativa non è misurabile o riproducibile a comando. Dunque l’eleganza, sacro Graal dell’uomo classico, non può essere trovata restando ancorati ad aspetti quantitativi come le componenti materiali o tecniche di un capo. Per comprenderla o praticarla, condizioni che non sempre convivono, bisogna abituarsi a guardare in alto, perché il suo respiro è lo…
Ancora una volta, Marco Taddei sceglie capi d’abbigliamento firmati L’Avvocato per uno degli shooting fotografici del suo blog di moda (www.simplymrt.com). Questa volta indossa la cravatta “Tassilo“, nel colore prugna, e l’orologio “Agneta“, accessori che fanno parte del primo flash di elementi, messi in “vetrina” da L’Avvocato Koon Homme – pantalone, camicia e giacca L‘Avvocato – cravatta e orologio Pret a Pochette – pocket square
È uno degli outfit che Marco Taddei (Simply Mr. T.) ha proposto come look invernale nel suo blog di moda www.simplymrt.com . L’outfit “winter afternoon”, pubblicato il 10 novembre 2014, parla anche di NOI e mette in mostra il modello Aniceta, la cravatta sette pieghe in pura seta, che fa parte del primo flash invernale de “L’Avvocato tie”. Grazie a Marco che ha scelto L’Avvocato e grazie a voi che ci scegliete ogni giorno! Scarosso shoes Berwich pants Hevò coat L’avvocato tie Pret a Pochette pocketsquare
L’Avvocato – come suggerisce il nome – è un marchio che intende rendere omaggio a Giovanni (Gianni) Agnelli, uno degli uomini più ammirati al mondo per la sua inconfondibile eleganza e per il suo modo estroso di vestire, insomma un uomo, un imprenditore diventato una vera e propria icona di stile. Sono ancora molti, oggi, coloro che cercano di eguagliarne o imitarne lo stile, così noi de L’Avvocato abbiamo pensato di onorare Gianni Agnelli – e le persone o i luoghi a lui più cari – con una serie di prodotti sorprendenti, rigorosamente made in Italy, che trasmettono la stessa eleganza e lo stesso irresistibile fascino dei suoi modelli. Nel nostro e-shop trovate tutte le nostre creazioni, che includono cravatte, scarpe, profumi, accessori d’abbigliamento e…
Sono oltre settanta i figli e i nipoti del fondatore della Fiat, ma pochi ormai portano il cognome di famiglia Sono più di settanta i figli e i nipoti, con relativi coniugi, del fondatore della Fiat Giovanni Agnelli senior e di sua moglie Clara Boselli. Sono imparentati con i Furstenberg e i von Hohenlohe, sparsi in tutto il mondo. Giovanni e Clara ebbero solo due figli, Edoardo e Aniceta. Dal matrimonio di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte sono nati Clara, Gianni, Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto. Da Aniceta, sposata con Carlo Nasi, deriva l’altro ramo, quello dei Nasi: Clara, Laura, Giovanni, Umberta ed Emanuele. Molti nella famiglia hanno intrapreso strade del tutto diverse da quella dell’industria e della finanza. Alcuni, invece, lavorano…
Guida alle note olfattive dei profumi Per descrivere gli odori percepiti in un profumo usiamo le cosiddette note olfattive. Le note olfattive sono suddivise in tre classi – note di testa, note di cuore e note di fondo – sulla base dello “sviluppo temporale delle fragranze”, ossia in base al tempo di evaporazione o persistenza delle varie fragranze del profumo. La combinazione dei tre gruppi di note costituisce la “piramide olfattiva”, di cui ci serviamo per descrivere un profumo. note di testa: dette anche “note capitale”, sono le prime note che percepiamo annusando un profumo. Sono fresche e leggere e di debole persistenza; svaniscono, infatti, in pochi minuti. Le note di testa più comuni sono quelle caratterizzate da agrumi, piante aromatiche e note acquatiche o…
Dopo aver dato il ben servito al colosso di piumini Moncler con una inchiesta-shock sugli allevamenti di oche, domenica sera Report – la trasmissione di Milena Gabanelli su Rai3 – è tornata a parlare di Brunello Cucinelli presentandolo fra i più ricchi imprenditori della moda (secondo Forbes 1,3 miliardi di euro) e soprattutto come uno dei pochi che produce tutto rigorosamente in Italia e non dove si vende manodopera a prezzi stracciati. RESTARE IN ITALIA NON È DA TUTTI – Report si è recata a Solomeo, nella fabbrica del cashmere di Cucinelli, dopo sette anni dal primo servizio per scoprire che l’azienda ha triplicato il suo personale e oggi conta 1270 addetti. Un successo dopo l’altro ha portato l’impresa corcianese a quotarsi in borsa…
L’Avvocato è un marchio che rende omaggio a Giovanni Agnelli, icona di eleganza e LIfestyle dell’ultimo secolo. La nostra filosofia è la promozione della cultura del bello, dell’eleganza, dello stile e della classe. L’Avvocato è rivolto a chi s’identifica in uno stile di vita fatto di raffinatezza, classe ed eleganza e sa vivere le proprie passioni al di fuori delle tendenze temporanee. Gli accessori di abbigliamento che trovate, sono disponibili in via esclusiva solo nel nostro e-shop, sono realizzati solo ed esclusivamente in Italia e valorizzano il pregiato e autentico Made in Italy. Tutti i nostri prodotti sono unici e in edizione limitata. MISSION: Luxurystyle e LIfestyle è la nostra Mission. Purtroppo (o per fortuna!) prendersi cura di se stessi, non…
di Davide Blasigh Per i nuovi Cary Grant e per le occasioni importanti, il pinstrip diventa l’elemento necessario per un guardaroba ricercato. Lana pettinata, cashmere o flanella nei toni del grigio, del marrone, blu o nero. Ecco il suo lato migliore attraverso 30 idee: perché il celebre pattern non passa mai di moda e continua a vestire i gentiluomini di tutto il mondo Il celebre gessato riporta la memoria agli Anni 30, periodo storico a cavallo delle due guerre dove lo star system hollywoodiano e i potenti del mondo erano i modelli assoluti. Attori, uomini d’affari, gangster americani che lo indossavano con stringate bicolori, ghette e borsalino di feltro. Un esempio fra tutti il mitico Clark Gable, impeccabile nei suoi suits, trasformato in un’icona di…
Ospite a Porta a Porta, l’ex presidente del Cavallino è tornato a parlare della sua storia in Rosso: “Vinto 14 mondiali in 15 anni, ma serve aprire un nuovo ciclo. Non mi sono piaciuti i modi dell’addio” Luca Cordero di Montezemolo (Ap) Roma, 15 ottobre 2014 – Da lunedì non è più presidente della Ferrari, la casa in cui ha vissuto per 29 anni (di cui 23 da presidente) da quando, nel 1973, era entrato come assistente di Enzo Ferrari. Il nuovo targato Marchionne è partito da pochi giorni e Luca Cordero di Montezemolo continua a commuoversi quando parla della sua esperienza al Cavallino: “L’addio alla Ferrari è avvenuto un po’ in fretta in relazione al grande appuntamento con la quotazione di Ferrari-Chrysler alla borsa…
Gianni Agnelli è stato un uomo chiave nello sviluppo industriale dell’Italia post-bellica. Torino, la Juventus, la erre moscia, il rolex sopra il polsino della camicia, le scarpe scamosciate, la nomina di “avvocato”, la passione per lo sciare, il quotidiano La Stampa, e, soprattutto, la Fiat. Chi vi viene in mente? L’Avvocato, appunto. L’imprenditore Gianni Agnelli, scomparso proprio il 24 gennaio dieci anni fa. Un uomo che fece la storia del nostro Paese e portò il nome della fabbrica torinese oltreoceano. Era nato nel 1921, orfano di padre dall’età di 14 anni e discendente di una delle più importanti famiglie del suo paese: già suo nonno, infatti, fu uno dei fondatori della Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino). Sin da giovane, le responsabilità della famiglia gli fecero…
“Un buon sarto non è altro che un artigiano che fa vestiti imperfetti per corpi imperfetti”… Vincenzo Attolini sapeva bene di cosa parlava, perché fu lui negli anni ’30 a riscrivere le regole dell’eleganza maschile, inventando lo stile napoletano, cioè un modo particolare di intendere la sartorialità e interpretare l’eleganza. Si deve, infatti, al geniale sarto Vincenzo Attolini la creazione della famosa giacca “a mappina” (“straccio” in dialetto napoletano), con cui si contravveniva per la prima volta alle rigide regole imposte dallo stile inglese. L’idea di Vincenzo Attolini era di creare una giacca leggera, morbida e confortevole al pari di una camicia: tolse, così, le imbottiture, le spalline, la fodera e diede vita ad una giacca del tutto destrutturata, ma di grande vestibilità, che,…
“L’abbigliamento migliore per il tempo peggiore”, così recitava un vecchio slogan pubblicitario dedicato al Barbour, il celebre giaccone cerato assurto a simbolo dell’abbigliamento casual in tutto il mondo. Dovunque voi siate, infatti – in campagna per una passeggiata o per una battuta di caccia, al mare o al lago per l’attività di pesca oppure in città a fare shopping- se indossate un Barbour sarete sempre giudicati come persone di buon gusto, attente allo stile e rispettose delle tradizioni. Non conosciamo il nome dell’inventore di questo geniale capo d’abbigliamento, ma le prime notizie a nostra disposizione si riferiscono a John Barbour, che nel 1894 fonda a South Shields, città nel nord-est dell’Inghilterra, la “J.Barbour & Sons, Tailors and Drapers” per produrre cappotti e giacconi impermeabili, adatti…
Pochissimi nomi di brand sanno essere evocativi come quello di Burberry. Diciamo “Burberry” e pensiamo subito al trench coat con fodera tartan, che con oltre un secolo di storia alle spalle continua a sedurre uomini e donne di tutto il mondo. Anche se i primi impermeabili si devono allo scozzese Macintosh (che li brevettò nel 1823), spetta a Burberry il primato per aver creato un capo dal tessuto impermeabile, che fosse anche comodo e leggero da indossare. Fu Thomas Burberry, infatti, a ideare nel 1880 il gabardine, il tessuto che ha rivoluzionato l’abbigliamento da esterno, grazie alla sua trama diagonale talmente fitta da risultare antivento e antipioggia. E fu Thomas Burberry, nel 1901, a ottenere dall’esercito inglese l’incarico di produrre i trench coat – letteralmente…
In un libro di centrotrentasei pagine curiosità e momenti privati di Agnelli “marinaio”. Ricordi e aneddoti di una delle più grandi passioni dell’Avvocato: il mare. Un altro libro su Gianni Agnelli. Ancora ricordi, diario di bordo si potrebbe dire stavolta trattandosi delle memorie per mare dell’Avvocato. In attesa di una raccolta sui suoi abiti, di un’opera prima sulle sue cravatte, di un’appendice su scarpe e scarponcini, l’agnellificio, lo dico con rispetto estremo nei confronti dell’ultimo irripetibile, grande personaggio della storia italiana, offre un momento per ricordare e per sorridere, verbi che piacevano a Gianni Agnelli. La sua passione per lo sport è risaputa, passava dal football allo sci, finiva in mare, nel senso buono e questo libro, scritto da Alfredo Alocci, direttore di macchina da…
Presentazione Ferdinando Caraceni, sarto di fama internazionale, raffinato, innovativo e attento cultore della qualità artigianale italiana è stato il fondatore della sartoria che porta il suo nome e il suo laboratorio mantiene intatta l’anima, la classe e l’esclusività del grande Maestro anche dopo la sua scomparsa, avvenuta nel settembre del 2004 dopo più di sessant’anni vissuti al tavolo da lavoro. La sua scuola e i suoi insegnamenti, rappresentano infatti un testamento creativo e professionale che come effetto donano alla sua azienda una continuità nella tradizione e sono ormai un patrimonio assoluto di questa “bottega” sartoriale. Per Ferdinando non esistevano misteri e segreti nel suo mestiere: la sua storia ce lo racconta. All’età di 16 anni, già lavorante “finito” come lui stesso con orgoglio si definiva…
STORIA Sartoria Rossi rappresenta un’eccellenza nel panorama del Made in Italy di abbigliamento classico maschile. L’unica sede produttiva e direzionale è situata a Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo e adesso Sartoria Rossi è in 12 città italiane con 17 boutiques. La concezione è quella del retail puro, tutte le boutiques sono gestite in maniera diretta e il prodotto è venduto solo all’interno delle boutiques. L’offerta si compone di capi ready to wear e su misura, entrambe nel pieno rispetto della tradizione sartoriale. Siamo una sartoria nata da un ambizioso ideale tipico degli anni ’70, i risparmi di una vita investiti in macchine da cucire, in aghi, fili e creatività. Ed è così che la famiglia Rossi ha fondato la Sartoria Rossi nel cuore…
Personalità nella scelta dei colori nell’Abbigliamento L’Avvocato Anche nell’abbigliamento la scelta dei colori è importante in quanto denota la nostra personalità e il nostro modo di vivere e di affrontare la vita . Prima di scegliere un colore tra i nostri prodotti provate a vedere in quale Vi identificate Arancione La personalità secondo il colore Arancione Le persone che prediligono l’Arancione manifestano una chiara vitalità ed energia: la preferenza per questo colore quindi, rende tali persone capaci di imprese fuori dal comune; imprese, comunque, sempre serene e ponderate. Chi ama l’Arancione è anche una persona tendenzialmente ottimista e consapevole delle proprie capacità riponendo in se stesso, senza presunzione alcuna, una smisurata fiducia. Ama con gioia e trasporto e generalmente si trova in perfetta armonia con…
Luca Paolorossi Prendete un giovane stilista innamorato della moda, metteteci tanta voglia di vivere e una grinta che non conosce stanchezza. Aggiungete un DNA sartoriale e un gusto innato per l’eleganza e l’originalità. Questo è Luca Paolorossi, cuore ardente della vita mondana italiana, voce da tenore che entra dritta nell’anima, sguardo feroce e umanità contagiosa. Classe 1972, nasce e lavora a Filottrano, il cuore industriale e manifatturiero della confezione da uomo. È qui che Isidoro Garbuglia, lo zio di Luca, agli inizi del ’900 inaugurava la tradizione sartoriale di famiglia, trasmettendo di generazione in generazione la definizione ossessiva del taglio, la rigorosità nella scelta dei tessuti e nella creazione dell’abito, che gli valeva la fiducia dei notabili del Centro Italia. Nasce qui la visione della…
Questi post sono pubblicati per gentile concessione di Gentleman Parisien e i testi originali sono disponibili all’indirizzo: http://parisiangentleman.it/academy/ LA “QUESTIONE” DEL LEMBO MINORE DELLA VOSTRA CRAVATTA Hugo JACOMET9 MAI 2012 Gentlemen, qualche settimana fa ho condiviso con voi un video interessante (potete trovarlo a questo link: Knot it like an Italian) che andava a sovvertire certe abitudini in materia di cravatta, in linea, peraltro, con quanto consigliato da Michael Drake in un altro articolo pubblicato nelle nostre colonne: “La lunghezza della vostra cravatta è importante. Nel migliori dei mondi possibili, l’estremità della vostra cravatta dovrebbe sfiorare l’alto della vostra cintura e le due estremità dovrebbero avere la stessa lunghezza. Se questo non è realizzabile, è decisamente meglio che il lembo più piccolo (“the tail”) sia…
A cura di Ivan Mercolini L’abbigliamento Parliamo ora di abbigliamento, di eleganza. Il modo di vestire deve essere personalizzato alla vostra persona, parla di voi. Quindi dovete sentirvi a vostro agio in un certo abbigliamento, perciò non seguite i dettami della moda del momento, né indossate particolari indumenti perché hanno una firma prestigiosa. Siate emancipati e portate ciò che vi fa stare a vostro agio, che si addice al vostro carattere e stato d’animo predominante. Le regole principali per i gentiluomini sono le seguenti: a. Non si indossa una camicia a scacchi con una giacca a righe e viceversa; b. Il foulard ta taschino non deve avere lo stesso colore della cravatta; c. Il nodo alla cravatta, a prescindere dallo stile, deve essere di media…
Buongiorno Avvocato, so che lei non è più con noi da ben undici anni, però il suo ricordo è ancora dentro i nostri cuori. La sua Juventus è tornata forte, grande, magari non in Europa come ai suoi tempi, però ci sta arrivando. La sua numero 10, quella di Sivori, Platini, Baggio ma soprattutto Del Piero ora la indossa un argentino, uno di quelli che a suon di prestazioni sta meritando di indossarla; sa, è arrivato all’improvviso in un giorno d’estate, quando tutti erano scettici, e quando si è affacciato fuori dalla finestra e l’ha esposta con il suo nome molti hanno storto il naso, però noi alla Juve siamo disposti a dare opportunità, e questo Carlitos se l’è meritata. Magari con lei il nostro,…
Dagli orologi sul polsino alla passione della vela le abitudini, le passioni e le manie di Gianni Agnelli TORINO – “Don’t forget you are Agnelli”, non dimenticate che siete degli Agnelli: così diceva Miss Parker, la governante inglese, ai sei rampolli della grande famiglia torinese, quando volevano giocare con i bambini i cui genitori non erano ricevuti in casa. Nell’Italia degli anni Venti, all’alba del fascismo, i piccoli eredi del più grande impero industriale italiano venivano allevati all’insegna del più rigoroso british style e vestivano sempre alla marinara: blu d’inverno, bianco e blu a mezza stagione e bianca in estate. Con gli anni, però, l’Avvocato avrebbe comunque modificato quello stile eccessivamente severo imposto dal rango per invertarsene uno tutto suo, destinato a fare il giro…
questo post è pubblicato per gentile concessione di Gentleman Parisien e il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://parisiangentleman.it/2013/08/04/napoli-e-biella-terre-di-eleganza-maschile/ Gentlemen Siamo appena tornati da un lungo tour in Italia, terra santa della sartoria, e nei nostri bagagli oltre a nuovi progetti, abbiamo portato anche qualche scatto suggestivo che ci affrettiamo a condividere con voi ancora prima di aver disfatto le (ahimè troppo) voluminose valigie. La prima notizia che abbiamo appreso da questo intenso viaggio è che…l’Italia è sempre l’Italia, e che nonostante la grave crisi economica che sta attraversando il Paese –prima fra tutti, il suo gioiello nazionale, vale a dire l’industria tessile- Napoli (La città dell’arte sartoriale) e Biella (La città delle tessiture) rimangono dei luoghi magici, soprattutto per chi ama l’eleganza maschile classica. Abbiamo…